È stata una settimana intensa quella vissuta dall’under 18 della UISP’80 Pallamano Putignano che dal 4 all’8 giugno è stata protagonista delle Finali Nazionali di categoria svoltesi in Abruzzo tra Pescara, Chieti e Montesilvano. È stata una settimana intensa perché i rossoblù hanno giocato contro squadre molto più attrezzate e con rose più profonde, ma Quarato e compagni non hanno sfigurato e alla fine la spedizione può considerarsi sufficientemente positiva nonostante a livello di classifica fosse andata meglio l’anno scorso. Eppure nonostante l’anno scorso lo stesso gruppo sia arrivato ottavo e oggi undicesimo, quest’anno si è riusciti a vincere due partite invece della sola dell’anno scorso e in fin dei conti solo due gol hanno separato il Putignano dal “cammino dei vincitori” che gli avrebbe permesso almeno di eguagliare il risultato dell’anno scorso.
Tralasciando i risultati che a livello giovanile lasciano il tempo che trovano, ha colpito l’atteggiamento messo in campo e l’abilità nel sapersi rialzare dai momenti bui. È successo la prima partita con il Verdeazzurro che i sardi conducevano di 5 lunghezze nel primo tempo. La partita alla fine è stata vinta con un rigore di Delizia a tempo scaduto. Sul 20-20 il mancino putignanese ha avuto la freddezza di aspettare il fischio finale e tirare il rigore della vittoria senza appello, in uno contro uno secco con il portiere. La prima vittoria dà sempre morale e infatti il giorno successivo si è battagliato alla pari per tutto il primo tempo con il Paese che l’anno scorso era arrivato terzo nel torneo. Nella ripresa il calo e il Putignano va sul -7. Non è un dramma per Quarato e compagni che a 5 minuti dalla fine agguantano il pari. L’inerzia della partita è a quel punto cambiata. Sugli spalti si è fatto sentire anche il tifo delle ragazze del Conversano, anch’esse impegnate nelle Finals e cui vanno comunque i complimenti per un secondo posto meritatissimo. Proprio sul momento clou i veneti chiamano un time-out provvidenziale. Al ritorno in campo Cardone è troppo irruento e subisce un’esclusione temporanea evitabile, ma certamente frutto dell’età e del pathos del momento. Con l’uomo in meno il Putignano non riesce a reagire e così finisce 25 a 23.
L’anno scorso nel girone la stessa gara finì 24 a 14 per il Paese e come detto questa è una delle migliori cartine di tornasole per capire il livello di crescita di questi ragazzi. In tutto ciò bisogna considerare anche la mancanza del terzino sinistro titolare di questa squadra Vincenzo Saetta, ancora infortunato e che invece era presente l’anno scorso.
Chiaramente c’è la delusione di aver sprecato la cartuccia buona per garantirsi il biglietto per le posizioni di alta classifica. Lo spreco di energie nervose nelle prime due partite del girone può essere una parziale scusante per l’orribile terza partita del girone. Con il Bolzano i ragazzi di mister Perrini, che sostituiva mister Maione impegnato con la nazionale del beach handball, non hanno praticamente mai visto palla. Eloquente il risultato finale un 14 – 35 senza appello in cui anche giocando con l’extra player in attacco i rossoblù sono spesso stati pasticcioni e velleitari.
Finita la fase a gironi ecco arrivare il sabato di passione in cui si sono svolte semifinali e finali del Poule 9-12° posto. Nella semifinale svoltasi in mattinata il Putignano ha affrontato l’Aretusa, squadra di Siracusa. Dopo un primo tempo sostanzialmente alla pari, sono stati i siciliani a realizzare il break decisivo che li ha condotti alla vittoria finale per 28 a 31. Da segnalare in questa partita l’infortunio del portiere Diego Mangini.
In serata si è svolta infine l’ultima gara in programma ovvero la finale 11-12° posto che ha visto il Putignano fronteggiare l’altra squadra siracusana, l’Albatro. Anche questa è stata una partita combattuta, giocata dai rossoblù in pena emergenza perché nelle prime fasi del match si è fatto male il miglior marcatore fin lì della squadra, Gioele Delizia, che ha rimediato una forte distorsione alla caviglia per cui sono tutt’ora in corso i dovuti accertamenti. Senza Delizia è stato Nicolò Cardone a trainare la squadra con ben 14 reti lasciando lo spazio al pivot anche a Jacopo Notarangelo che, insieme a Marco Dursi, con i loro 15 anni erano i più giovani della spedizione rossoblù. Il finale è ancora una volta un thriller. Quarato e compagni sono in vantaggio, sul 27-28. Gianni Tateo fa fallo, ma non rispetta la distanza dei tre metri per la ripresa del gioco e così scatta l’espulsione diretta per fallo antisportivo negli ultimi 30 secondi, che significa anche rigore contro. Dalle stelle alle stalle quindi, ma a risolvere la situazione ci pensa Dalena che para il rigore decisivo e regala la vittoria ai suoi compagni che così agguantano l’11 posto.
A margine della manifestazione abbiamo chiesto il commento a caldo di mister Perrini.
Mister, una vera e propria girandola di emozioni queste Finals under 18. Tante partite al cardiopalma decise da episodi a volte positivi e a volte negativi. Come commenti l’atteggiamento di questi ragazzi di fronte a questi momenti cruciali?
“L’atteggiamento di questi ragazzi è stato encomiabile. Hanno affrontato ogni momento cruciale con grande determinazione e maturità, dimostrando di saper gestire sia le gioie che le difficoltà. Queste esperienze forgiano il carattere e creano una mentalità vincente, indipendentemente dal risultato finale.”
Se guardiamo la posizione in classifica siamo peggiorati rispetto all’anno scorso, ma se guardiamo alcuni aspetti come la gara con il Paese o il numero di vittorie totali possiamo vedere dei miglioramenti. Tu c’eri anche l’anno scorso cosa pensi al riguardo?
“Se guardiamo esclusivamente la classifica, potremmo dire che c’è stata una flessione rispetto all’anno scorso. Ma i miglioramenti ci sono e si vedono: le prestazioni contro squadre come il Paese dimostrano una crescita tecnica e mentale. A volte, il valore di una stagione non si misura solo dai numeri, ma anche dall’evoluzione del gruppo, dalla consapevolezza acquisita e dall’identità costruita.”
Per finire è tempo di pagelle e quindi dai un voto secco a questi ragazzi per il cammino svolto e un piccolo pensiero per i traguardi futuri.
“Un voto secco? Direi 8, perché hanno lottato, sono cresciuti e hanno dimostrato di avere il fuoco dentro. Per il futuro, mi auguro che questi ragazzi continuino su questa strada, affinando le loro qualità e costruendo una mentalità ancora più solida. Il talento c’è, la voglia anche: con lavoro e dedizione, potranno togliersi tante soddisfazioni.”
Parlando di futuro ricordiamo che l’anno prossimo questi ragazzi, uniti ai 2006 faranno ancora parte di una selezione giovanile, in quanto è stata nuovamente istituita dalla Federazione la categoria under 20, questa volta su base regionale, così da poter affrontare gradualmente il passaggio tra prima squadra e giovanili dando ai ragazzi di 18-19 anni la possibilità di giocare di più e mettere esperienza in cascina, necessaria ad affrontare con maggior disinvoltura i campionati senior.
Ricordiamo ora tutti i membri di questa spedizione rossoblù a partire dai giocatori: Alessandro Dalena, Diego Mangini, Stefano Mancini, Vito Casulli, Mattia Barone, Leonardo Quarato, Fabrizio Delfine, Gianni Tateo, Gioele Delizia, Nicolò Cardone, Andrea Grassi, Marco Dursi, Jacopo Notarangelo.
Allenatore: Domenico Perrini;
Dirigenti: Filippo Laera, Gianni Pizzutilo.
Ufficio stampa UISP’80 Pallamano Putignano